Il Metaverso è un termine recentemente molto utilizzato anche nell’ambito della salute, ma non sempre è facile capire in cosa consiste e quali innovazioni comporta. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Che cos’è il Metaverso?
Con Metaverso si intende uno spazio virtuale tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire. È possibile anche immaginare il Metaverso come un contenitore entro il quale nascono, si sviluppano e trovano applicazione nuove tecnologie come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), necessarie per l’interazione nello spazio virtuale.
Il Metaverso in ambito medico è già realtà
Anche se il Metaverso si trova ancora nelle prime fasi di sviluppo, ci sono già delle applicazioni concrete in ambito medico.
Nel campo della salute mentale e dei trattamenti neurologici, le terapie per la salute mentale basate su realtà virtuale e realtà aumentata vengono utilizzate per trattare ansia, fobie, PTSD e stress generale. Queste terapie sono già approvate dalla FDA (Food and drug administration), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione in ambito farmaceutico e della salute.
Un esempio è il trattamento dell’ansia basato sulla realtà virtuale che affronta l’agorafobia, la fobia sociale e i disturbi da panico attraverso la terapia dell’esposizione in uno spazio virtuale sicuro dove possono essere simulate diverse condizioni.
La realtà aumentata è un altro importante pezzo del Metaverso e viene già utilizzata per ricevere assistenza in alcune procedure mediche, come la preparazione e l’esecuzione di interventi alla colonna vertebrale o il posizionamento di cateteri. La tecnologia, che consente una visualizzazione completa (anziché bidimensionale) dell’anatomia del paziente, riduce gli errori andando a migliorare i risultati e la velocità di esecuzione.
Cosa ci riserva il futuro della salute nel Metaverso?
Il Metaverso è quindi la somma di molte tecnologie che rivoluzioneranno il modo in cui ci interfacceremo con il mondo della salute. In futuro, i dati del paziente raccolti da esami diagnostici e da varie scansioni di imaging, saranno presentati in tre dimensioni in un ambiente virtuale manipolabile, costituendo uno strumento prezioso a disposizione dei professionisti della salute che permetterà di assimilare ancora più rapidamente le informazioni e di prendere decisioni cliniche precise ed appropriate.
Nel campo della fisioterapia e della riabilitazione, soluzioni di realtà aumentata o virtuale permetteranno il trattamento a distanza per il recupero dell’ictus, il monitoraggio degli allenamenti di fisioterapia e dei progressi del paziente indipendentemente dal luogo in cui si trova. Queste soluzioni potranno anche essere integrate con sensori corporei e wearable per diminuire i costi dell’assistenza e favorire modelli di trattamento a domicilio.