La radiologia tradizionale è una metodica di imaging eseguita da personale tecnico sanitario (TSRM) per fornire al medico radiologo immagini radiografiche a scopo diagnostico.
La radiografia tradizionale utilizza radiazioni ionizzanti che producono danni cellulari a breve e lungo termine aumentando il rischio di sviluppare neoplasie. Diventa così necessaria una giustificazione valida per sottoporsi ad esame RX.
La richiesta deve essere effettuata dal medico di medicina generale (MMG) su propria iniziativa o su indicazione specialistica dopo aver verificato l’assenza di un’alternativa diagnostica priva di radiazioni ionizzanti e aver valutato superiore il potenziale beneficio diagnostico rispetto ai rischi derivanti dall’esposizione alle radiazioni. Generalmente le radiografie rappresentano un’indagine diagnostica di primo livello.
La radiografia fa male?
Come tutte le prestazioni che utilizzano le radiazioni ionizzanti, l’esame di radiologia tradizionale non deve essere eseguito su donne in gravidanza. Prima dell’RX viene infatti richiesto alle donne in età fertile di firmare una dichiarazione attestante lo stato di non gravidanza. Inoltre nei bambini e ragazzi, nelle donne in età fertile e negli uomini, prima di effettuare la radiografia, il TSRM provvede a schermarne le gonadi con vari dispositivi di protezione individuale laddove sia possibile.
Come funziona la radiografia?
L’esecuzione di una radiografia non è dolorosa e necessita di collaborazione da parte del paziente a cui viene richiesto di rimanere immobile ed eventualmente in apnea inspiratoria o espiratoria e solo per pochi secondi nella posizione suggerita dal personale tecnico che esegue l’esame. La parte anatomica oggetto dello studio deve essere scoperta togliendo capi di abbigliamento non idonei ad essere mantenuti (cintura, t-shirt con stampe, paillettes, reggiseni e body, etc..). Si consiglia quindi di indossare abbigliamento in cotone privo di stampe, elastici, cuciture spesse ed ovviamente metalli e materiale plastico.
Generalmente non è prevista alcuna preparazione ma può essere utile, per particolari radiografie, ad esempio l’RX dell’addome, la pulizia intestinale.
Dopo l’esecuzione un medico specialista radiologo esamina la radiografia, elaborando una risposta scritta che va a comporre il cosiddetto referto radiologico (assieme alla documentazione radiografica in formato digitale (DVD) ed eventualmente su pellicola a richiesta) che verrà infine consegnato al paziente. La tempistica della consegna del referto radiologico è dipendente dalla presenza del medico radiologo.
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