Dottor Marco Rosselli del Turco, medico di Rete PAS, specialista in Radiologia Diagnostica e Oncologica
L’autopalpazione è un primo approccio utile e semplice per la prevenzione del tumore del seno. Anche se da sola non è sufficiente e deve essere integrata, a seconda dell’età o in caso di familiarità, con esami strumentali specifici, si tratta comunque di una procedura che consente alle donne di acquisire familiarità con i cambiamenti del proprio seno, in modo da poterli riferire tempestivamente al medico e procedere con ulteriori approfondimenti.
Come si esegue?
La tecnica di esecuzione è molto semplice: si alza il braccio dal lato che si vuole esaminare per far distendere meglio il seno sul torace e successivamente si fanno dei piccoli movimenti rotatori con il palmo della mano per rilevare eventuali noduli. In parole semplici, si compie lo stesso gesto di quando si insapona il seno in doccia.
Quando va eseguita?
Nel periodo fertile è preferibile eseguirla nella prima settimana dopo il ciclo, quando il seno è meno in tensione e meno dolente. In menopausa può essere eseguita una volta al mese a scelta, ad esempio il primo o ultimo giorno del mese.
Perché va eseguita?
Per rilevare eventuali cambiamenti del proprio seno come asimmetrie, presenza di noduli, infossamenti della pelle o del capezzolo. Se si rileva un’alterazione che prima non era presente, è bene consultare il proprio medico per effettuare eventuali accertamenti.
Quali sono gli esami strumentali raccomandati per la diagnosi precoce del tumore del seno e quali sono le linee guida da seguire?
In presenza di sintomi come un nodulo, alterazioni della cute o del capezzolo, è opportuno eseguire una visita clinica. Se viene confermato il reperto clinico, bisogna eseguire fino ai 40 anni una ecografia mammaria, mentre oltre i 40 anni sia l’ecografia che la mammografia. In assenza di sintomi, a scopo preventivo, è opportuno eseguire una mammografia annuale dai 45 ai 49 anni e biennale oltre i 50 anni. In caso di particolare apprensione o in presenza di fattori di rischio come una familiarità per il tumore al seno, è possibile, in accordo con il proprio medico, abbassare l’età di inizio dei controlli, magari eseguendo un esame ecografico, che garantisce una buona accuratezza anche nelle donne giovani.