Esame bioimpedenziometrico: in cosa consiste e a cosa serve?

Dottoressa Laura Girotto, biologa nutrizionista di Rete PAS.

Cos’è l’esame bioimpedenziometrico?

L’esame bioimpedenziometrico o BIA (Body Impedance Analysis) è un esame non invasivo che misura i parametri riguardanti la composizione corporea e lo stato di idratazione e di nutrizione di un individuo.

Si tratta di un esame di secondo livello che fotografa il proprio stato di salute in modo da permettere al professionista di intervenire tempestivamente per riabilitare il proprio corpo, debellare i segni dello stress cronico e di raggiungere il livello desiderato di benessere psicofisico.

nutrizionistaChi può effettuare l’esame?

Generalmente tutti i pazienti possono eseguire la bioimpedenziometria ma è preferibile, anche se non sono state riscontrate problematiche, che non si sottoponga a questo esame chi è portatore di:

  • Pace-Maker;
  • di neuro-stimolatori, elettrodi impiantati nel cervello o subdurali;
  • di impianti per l’udito;

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Come si svolge l’esame?

Al paziente vengono applicati su mano e piede quattro elettrodi (simili a quelli per fare un elettrocardiogramma), due per ogni zona, a distanza di 5 cm l’uno dall’altro, e collegati allo strumento via filo.

Viene fatta circolare la corrente a bassissima potenza che, attraversando le strutture corporee, subirà un calo della sua intensità dovuta all’impedenza associata a queste ultime.

Come detto, si basa sul dato fisico che l’acqua sia un buon conduttore di corrente elettrica mentre il tessuto adiposo sia un buon isolante.

Successivamente viene effettuato l’esame che richiede solo qualche minuto.

Al fine di una buona conduzione dell’analisi e per garantire che la misurazione sia la più accurata possibile, è necessario che:

  • la cute sia libera da creme oleose in modo da far aderire bene gli elettrodi e consentire un idoneo passaggio di corrente;
  • il paziente sia a digiuno da solidi e liquidi da almeno 2-5 ore;
  • l’ultima attività fisica sia stata effettuata a 12 ore di distanza;
  • il paziente abbia effettuato un consumo di bevande alcoliche a circa 24 ore di distanza;
  • vengano effettuate misure multiple nelle diverse fasi del ciclo mestruale.

Cosa si vede con l’esame?

I dati rilevati dall’esame bioimpedenziometrico (BIA) si riferiscono principalmente a:

  • Acqua totale corporea TBW (total body water) che costituisce circa 60% del peso corporeo totale.
  • Massa magra FFM (free fat mass) costituita da muscoli, ossa, minerali, altri tessuti non grassi;
  • Massa grassa FM (fat mass) costituita da grasso accumulato interno (grasso viscerale), esterno (grasso sottocutaneo), intramuscolare.

Si può ben capire l’importanza di effettuare l’analisi bioimpedenziometrica sia durante la prima visita che nelle visite di controllo, proprio per essere in grado di valutare la massa grassa e la massa magra prima e dopo una dieta, sia essa dimagrante o ingrassante o volta a migliorare lo stato di salute in un soggetto patologico.

Sarà importante comprendere durante la bioimpedenziometria non solo lo stato di idratazione del soggetto, ma anche vedere se, a seguito di una dieta, attività sportiva o patologia in atto, vi sia stata una perdita esclusiva di massa grassa oppure anche di massa magra. Nel caso di un dimagrimento, ad esempio, è necessario essere sicuri che il calo ponderale avvenga solo nella parte grassa dell’organismo.

Esame bioimpedenziometrico: in cosa consiste e a cosa serve?

Dott.ssa Laura Girotto

Nutrizionista

La Dott.ssa Laura Girotto è Biologa Nutrizionista laureata in Scienze Biologiche a Ferrara nel 2020 con una tesi sperimentale intitolata “Valutazione della conoscenza e della presenza di fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare e ortoressia in un campione non clinico di universitari”

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