La giusta nutrizione per chi soffre di insufficienza renale

nutrizione L’insufficienza renale rientra nelle sindromi renali che sono: sindrome nefritica, sindrome nefrosica e l’insufficienza renale acuta e cronica.

La prima ovvero la forma acuta è caratterizzata da una rapida e spesso reversibile riduzione di VFG con variabile grado di compromissione delle funzione depurative, metaboliche ed endocrine del rene.

La forma, invece, cronica è definita come una condizione patologica caratterizzata da una persistente riduzione della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) al di sotto del valore soglia di 60 ml/min/1,73 m2 o dalla presenza di anomalie strutturali/funzionali del rene;

Importante sottolineare come la presentazione clinica del paziente con malattia renale è piuttosto sfuggente. Non è raro come un paziente totalmente asintomatico apprenda di avere una patologia renale che potrebbe in tempi brevi condurre a dialisi attraverso esami laboratoristici di routine o eseguiti per altri motivi.

Anche nei casi di insufficienza renale, un ruolo importante viene dalla nutrizione: una giusta terapia nutrizionale è in grado di soddisfare tutte le esigenze di cui il paziente ha bisogno. In questo articolo, con il dott. Gianluca Gigli, biologo nutrizionista esperto in nutrizione in Nefrologia esploriamo l’importanza di una giusta alimentazione per chi soffre di insufficienza renale, fornendo anche uno schema nutrzionale con esempi pratici.

Principi fondamentali per una dieta per insufficienza renale

Occorre centrare il ruolo del rene ovvero l’organo deputato all’eliminazione dei prodotti finali del metabolismo (solo una delle sue molte funzioni). I nutrienti critici nel paziente affetto da insufficienza renale sono proteine, fosforo, sodio e potassio.

Il cardine della terapia nutrizionale rimane la dieta ipoproteica che è in grado di generare meno composti azotati;

La terapia nutrizionale permette di regolare introito di potassio e fosforo, che tendono ad aumentare fino a raggiungere valori tossici negli stadi avanzati di insufficienza renale; La riduzione proteica è spesso associata anche a riduzione di introito di sale con effetti favorevoli su controllo dell’espansione di volume, e quindi sull’ipertensione.

Come soddisfare le esigenze proteiche senza caricare i reni

La terapia nutrizionale e soprattutto la quantità proteica da assumere per non caricare i reni viene decisa dallo specialista a seconda del grado dello stadio dell’insufficienza.

Nei primi stadi in cui spesso il paziente è asintomatico con sola riduzione della VFG si può mirare a ridurre l’apporto proteico riducendo l’apporto proteico complessivo con la riduzione di proteine a basso valore biologico contenute in pasta/pane o del legume al fine di mantenere presenti le proteine a alto valore biologico (quelle di origine animale pesce carne uovo e latte e derivati).

L’organismo dell’adulto non necessità di un elevato apporto proteico giornaliero, sono sufficienti 0,6 g di proteine (per kg di peso corporeo) ad alto valore biologico per soddisfare il fabbisogno di amminoacidi essenziali (l’errore da non fare è ridurre apporto calorico e quindi cadere in uno stato di malnutrizione).

L’apporto calorico consigliato è di circa 35 kg per kg (peso ideale)/24 ore per soggetti con età < 60 anni e di circa 30 kg per kg (peso ideale)/24 per soggetti di età > 60 anni.

La terapia nutrizionale non risolverà sicuramente l’insufficienza renale ma migliorerà la sintomatologia uremica e ridurrà i valori di azotemia, ritardando l’inizio del trattamento dialitico. Il concetto di “dieta” nell’insufficienza renale cronica non deve esser inteso come riduzione della quantità di cibo da introdurre bensì come riduzione o totale eliminazione di alcuni tipi di alimenti.

Con pazienti con stadio avanzato di insufficienza renale l’ideale è introdurre alimenti aproteici (pane e pasta) così da consentire di mantenere carne pesce uovo nella routine del paziente e di garantire adeguato apporto calorico.

Schema di dieta con qualche esempio

Composizione dieta 35 kcal/kg/die
Proteine 0,6 g/kg/die

COLAZIONE:

  • The o caffè a piacere
  • Pane tostato g 50
  • Burro g 20
  • Marmellata 25 g

PRANZO:

  • Pasta al pomodoro (pasta aproteica 100 g + salsa pomodoro a piacere)
  • Involtini di carne alla salvia (carne 120 g)
  • Insalata Verde
  • Mela

CENA:

  • Spaghetti aglio e olio peperoncino (pasta aproteica 100 g)
  • Frittata di cipolle (cipolle 200 g + albume d’uovo 2)
  • Pane aproteico g 50
  • Olio 3 cucchiai
  • Pera

Visita dal nutrizionista

Presso gli ambulatori Rete PAS, il dott. Gianluca Gigli, è inoltre, disponibile per piani alimentari ed integrazione nutrizionale adattati alle esigenze di ciascun individuo.

Per prenotare è necessario chiamare il numero unico 055 71.11.11 oppure prenota online su portale.retepas.com

La giusta nutrizione per chi soffre di insufficienza renale

Dott. Gianluca Gigli

Nutrizionista

Il dott. Gigli è un libero professionista specializzato come Biologo Nutrizionista. Ha esperienza professionale come nutrizionista esperienza presso studi medici, palestre e collaborazioni con società sportive. Gianluca Gigli effettua misurazioni antropometriche e analisi della composizione corporea. Fornisce consulenze nutrizionali.

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