La bronco pneumopatia cronica ostruttiva è quella patologia che mozza il respiro. A livello globale colpisce circa 65 milioni di persone e secondo le stime dell’Oms nel 2030 diventerà la terza causa di morte. Solo il Italia colpisce tre milioni di persone, la maggior parte anziani, fragili e con co-morbilità.
Si tratta di una malattia che impatta profondamente sulla qualità della vita dei malati: la scarsa funzionalità respiratoria rende infatti sempre più difficoltose le attività quotidiane.
Chi ne è colpito respira con difficoltà, in particolare sotto sforzo, ha tosse e catarro cronici ed è soggetto a frequenti infezioni, perché nei bronchi pieni di muco i batteri si sviluppano a grande velocità. Le cause principali sono da individuare principalmente nel fumo di sigaretta, ma anche nell’inquinamento atmosferico, polveri diffuse negli ambienti di lavoro e domestici ed emissioni chimiche.
Anche l’età tuttavia rappresenta un fattore determinante: la patologia colpisce il 7% degli over 50 e le percentuali salgono con l’aumentare dell’età: ha un’incidenza dell’11% tra i sessantenni con trend in crescita vertiginosa dopo i 70 anni fino a interessare una persona su due.
In Toscana sono più di 200mila le persone colpite da bronco pneumopatia cronica ostruttiva, in prevalenza uomini. Per fronteggiare la patologia la Regione si è dotata di Linee guida specifiche e sono stati avviate sperimentazioni del Chronic Care Model con team multidisciplinari.
Interventi che hanno portato importanti e significativi risultati sulla riduzione dei ricoveri ospedalieri per riacutizzazione e sulla qualità delle cure e della vita dei pazienti con Bpco.
Sono state messe a punto terapie efficaci che consentono ai soggetti affetti dalla patologia di convivere al meglio con la loro condizione di malati cronici respiratori e ridurre, di conseguenza, i rischi di riacutizzazioni con ricoveri ospedalieri.
La conferma arriva dal Salford Lung Study, pubblicato sul New England Journal of Medicine, dal quale emergono dati di real world in merito all’efficacia e all’appropriatezza delle terapie.
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