Notizia tratta da www.sanita24.ilsole24ore.com
Risparmi sui bio-similari ma con l’ultima parola al medico pre-scrittore in nome della continuità terapeutica, rinnovi contrattuali in sanità vincolati nel Fsn per dipendenti e convenzionati, governatori-commissari, 300 milioni per l’Alzheimer, continuità contrattuale per i ricercatori di Irccs e Izs e maglie più larghe per i piani di rientro degli ospedali-azienda. Sono solo alcune delle novità sanitarie contenute nel pacchetto di emendamenti approvato dalla Commissione Bilancio della Camera che con un totale di 241 modifiche votate e approvate da domenica scorsa a ieri pomeriggio, ha dato ieri sera il primo disco verde alla manovra 2017-2019. Il testo poi approderà al Senato per la seconda lettura dove saranno affrontati temi rimasti esclusi dal confronto alla Camera.
Ecco le principali novità sanitarie
Aumentano le risorse complessivamente stanziate per il pubblico impiego, portandole a 1920,8 milioni di euro (da 1.920) per il 2017 e a 2.633 milioni di euro (da 2.630) a decorrere dal 2018.
Si allentano le maglie sui piani di rientro degli ospedali azienda fissando al 7 per cento dei ricavi o a 7 milioni di euro (invece che al 5 per cento e a 5 milioni di euro) il valore del disavanzo tra i costi e i ricavi quale presupposto per l’adozione e l’attuazione di un piano di rientro per le aziende ospedaliere o ospedaliero-universitarie, gli Irccs pubblici e gli altri enti pubblici che erogano prestazioni di ricovero e cura.
Vengono estese alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, che provvedono al finanziamento esclusivamente con risorse dei propri bilanci, le disposizioni relative all’obbligo di adozione e di attuazione di un piano di rientro e quelle riguardanti la riqualificazione degli enti del Servizio sanitario nazionale.
Riguardo la contestata norma sui governatori-commissari sono disapplicate le disposizioni della legge di stabilità 2015 sulle incompatibilità, dal 1 gennaio 2015, della nomina a Commissario ad acta, per la gestione dei piani di rientro dei disavanzi sanitari regionali, con l’affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale nei confronti delle regioni commissariate. La conseguenza politica diretta è che i due governatori sotto la lente – Vincenzo De Luca e Mario Oliverio – potranno essere i commissari di se stessi per la sanità in Campania e in Calabria.