Il dolore rachideo definito comunemente con il termine mal di schiena fa riferimento a patologie diverse che colpiscono le strutture della colonna vertebrale (nervi, muscoli, ossa, articolazioni): una tra queste è l’ernia del disco e protrusione discale.
A parlarci di ernia del disco, tra le cause più comuni del mal di schiena, è la dottoressa Maria Lara Paolucci, specialista in radiodiagnostica, occupandosi principalmente di Neuroradiologia diagnostica e interventistica vertebrale.
Ernia del disco e protrusione discale
I dischi intervertebrali costituiscono gli ammortizzatori della colonna vertebrale, posizionati tra una vertebra e l’altra, e sono composti da uno strato esterno di cartilagine dura e da un nucleo polposo molto ricco di acqua.
I dischi possono sviluppare patologie conosciute come ernia del disco o protrusione discale (o bulging).
Con il progredire dell’età i dischi vanno incontro a un processo di disidratazione-degenerazione che comporta la loro progressiva riduzione di altezza.
La deformazione dello strato più esterno del disco determina una protrusione discale; la fuoriuscita invece della parte gelatinosa interna determina un’ernia del disco.
L’ernia del disco è una delle cause più comuni del mal di schiena che colpisce circa il 25% della popolazione mondiale.
In molti casi il dolore regredisce con trattamenti farmacologici, in un numero limitato di pazienti è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.
È una malattia dolorosa e invalidante ed è caratterizzata dalla fuoriuscita di materiale del nucleo polposo dal disco intervertebrale in seguito alla rottura delle fibre dell’anello fibroso che formano la parete del disco.
Il dolore è causato daIla pressione sui nervi che circondano il disco (nervi Luschka) esercitata dalla materiale discale fuoriuscito e dalla infiammazione della radici nervose che fuoriescono dalla colonna vertebrale indotta dal rilascio di mediatori chimici (radicolite chimica).
I pazienti possono lamentare un dolore di diversa intensità, formicolio o una sensazione di bruciore. La sensibilità tattile o dolorifica può essere ridotta o assente e alcune volte può presentarsi un deficit di forza. La sede dei sintomi è legata alla sede dell’ernia o della protrusione.
I sintomi dell’ernia lombare si manifestano con dolore alla schiena in sede lombare (lombalgia) che può irradiarsi ai glutei, alle regione posteriore della coscia in molti casi con estensione alla gamba ed al piede (sciatica/sciatalgia) e alla regione anteriore della coscia (cruralgia).
I sintomi dell’ernia cervicale possono colpire la nuca, il dolore può localizzarsi al collo (cervicalgia) o estendersi fino alla spalla o al braccio e alla mano (cerviobrachialgia). Il formicolio può essere presente come unico sintomo o accompagnarsi al dolore. Spesso si ha una riduzione della sensibilità, soprattutto al braccio o alla mano. In alcuni casi ci può essere riduzione della forza.
Quando operare l’ernia del disco con l’ozonoterapia
L’ozonoterapia agisce sull’ernia del disco nei seguenti modi:
- azione antinfiammatoria attraverso la riduzione delle sostanze mediatrici dell’infiammazione stessa, come le prostaglandine, l’istamina e le citochine pro infiammatorie;
- azione antidolorifica per inattivazione dei mediatori algogeni e induzione alla produzione di endorfine;
- miglioramento della microcircolazione locale e miglioramento dell’ossigenazione locale dei tessuti con conseguente effetto antidolorifico, antinfiammatorio e rilassante per la muscolatura;
- azione diretta sull’ernia con riduzione del volume.
Occorrono circa 2 settimane per avvertire i benefici del trattamento.
A lungo termine, può ottenersi la riduzione del volume dell’ernia del disco grazie all’effetto disidratante dell’ozono sul disco intervertebrale.
La tecnica che mostra maggiore efficacia è l’ozonoterapia guidata: attraverso l’uso della TAC o della ecografia l’ago viene posizionato a pochi millimetri dal disco sede di ernia.
La precisione millimetrica differenzia il trattamento intraforaminale dal trattamento paravertebrale: l’ago viene posizionato a pochi mm dal disco nella tecnica intraforaminale mentre nella tecnica paravertebrale la distanza tra ago e disco è di alcuni cm.
Il trattamento si esegue in una sala radiologica opportunamente predisposta, dura pochi minuti ed è simile per ogni ernia del disco, sia in sede cervicale che lombosacrale, è sicuro e non ha effetti collaterali. Il paziente avvertirà solo il fastidio legato all’iniezione e subito dopo, per qualche minuto, una sensazione di gonfiore alla schiena.
Non è necessaria alcuna preparazione e non è necessario essere accompagnati, compatibilmente con il dolore preesistente legato alla protrusione discale e con l’età del paziente. Non è necessario alcun digiuno e non si devono sospendere le terapie in corso.
Dopo il trattamento si può tornare alle normali attività subito dopo la seduta: è consigliabile tuttavia che il paziente eviti di compiere sforzi, sollevare pesi e svolgere attività sportiva”.
Ozonoterapia presso gli ambulatori Pas
Presso gli ambulatori Pas di Scandicci, in via bessi 2, è possibile sottoporsi a diverse tecniche di ozonoterapia.
L’accesso al servizio avviene tramite visita preliminare, ovvero la visita neuroradiologica ozonoterapia, per individuare la tecnica più adatta per la specifica patologia.
Per prenotarla è necessario chiamare il numero unico 055 71.11.11