Le vene varicose, dette anche varici, non rappresentano solo un inestetismo estetico ma una vera e propria patologia del sistema circolatorio che colpisce in maggioranza le donne.
Su cosa sono le vene varicose e sui trattamenti per curarli ne abbiamo parlato con il dott. Enrico Barbanti, chirurgo vascolare di Rete Pas.
Cosa sono le vene varicose (varici)?
“Si definiscono varici le dilatazioni delle vene che assumono andamento tortuoso. Nella società occidentale la comparsa delle varici si manifesta con un’incidenza del 10% nei maschi adulti e del 20-30% nelle donne. In Italia, i dati riscontrati parlano però di almeno il 25% di uomini ed il 40% di donne colpite dalla malattia solo in apparenza benigna.”
Quali sono i sintomi più comuni?
“I sintomi classici delle varici sono:
- crampi notturni,
- sensazione di pesantezza della gambe,
- formicolio,
- bruciore gonfiore (edema) degli arti che si verificano soprattutto in estate. Con il passare del tempo se non trattate possono sfociare eczemi, discromie (macchie scure), ipodermiti, fino ad arrivare a ulcerazioni.
Circa il 70% delle lesioni di tipo cutaneo è di origine venosa e di queste il 50% è di origine varicosa. Un’altra complicazione che appare frequentemente sono le varicoflebiti, rappresentate dal punto di vista clinico da comparsa di arrossamento con dolore e aumento della temperatura lungo il decorso della vena o varici superficiale; se il processo di trombosi resta confinato al circolo venoso superficiale il decorso è di solito di tipo benigno, anche se vi è la possibilità di recidiva. In una certa percentuale ricorrendo non al trattamento, si estende al circolo venoso profondo provocando un rischio per la vita del soggetto.”
Quali sono le cause?
“Nell’85% dei soggetti vi è una predisposizione familiare. Inoltre, è stato ampiamente confermato che i parti numerosi e la gravidanza si associano a una prevalenza maggiore di varici, insieme al sovrappeso e alcuni tipi di lavori, in particolare quelli che obbligano a una postura eretta prolungata e soprattutto in ambienti caldi.”
Come curare le vene varicose?
“I punti cardini della cura delle varici, oltre a un cambiamento, nei casi possibili, dello stile di vista con calo ponderale nei soggetti in sovrappeso, alla stimolazione alla deambulazione in alternanza a riposo con arti in scarico, l’evitare una postura eretta prolungata, sono i seguenti:
- terapia conservativa con elastocompressione: non determina una scomparsa delle varici ma un rallentamento del peggioramento e una riduzione di quest’ultime. Questo effetto è variabile da soggetto a un altro, dalla sintomatologia e in relazione alla “stagionalità” della stessa. Inoltre si riduce il rischio di complicazioni temibili come varicoflebiti e ulcere.
- terapia radicale: prevede la rimozione con metodologie chirurgiche, endovasali o per mezzo di trattamenti sclerosanti, della causa della malattia che è il reflusso. Di importanza fondamentale per un giusto inquadramento e trattamento è un esame clinico accurato e in particolare una diagnostica eco-color doppler con individuazione dei punti di reflusso e dei vasi incontinenti, che quando collocati in sede sottofasciale possono non essere visibili dal punto di vista clinico.”
Esistono cure innovative?
“Negli ultimi anni è in corso una rivoluzione nella cura delle varici degli arti inferiori che si avvale di metodiche mini-invasive e/o endovasali con accesso in molti casi percutaneo.
Infatti, un numero sempre maggiore di linee guida considerano il trattamento Laser o la termoablazione con radiofrequenza come il gold standard per il loro trattamento, fino ad arrivare a una metodologia più recente e ancora meno invasiva che è la obliterazione della safena interna attraverso colla di cianoacrilato: questa procedura prevede un accesso percutaneo in anestesia locale senza incisioni chirurgiche mediante una puntura con ago con diametro inferiore a 2 millimetri e viene eseguito il trattamento della vena safena incontinente con una possibilità di immediata ripresa delle normali attività. Negli Usa viene considerata come la chirurgia della “pausa pranzo”, con risultati sovrapponibili a quelli delle metodologie maggiormente invasive.”
Prenota una consulenza vascolare
Per valutare tali patologie legate all’apparato circolatorio è necessario effettuare una consulenza vascolare con un medico specialista.
Il dott. Barbanti, chirurgo vascolare, esegue consulenze vascolari ed ecocolordoppler nella sede ambulatoriale Rete Pas di Scandicci
Per prenotare è necessario chiamare il numero unico 055 71.11.11 oppure online su portale.retepas.com