La dottoressa Margherita Gaiti, endocrinologa di Rete Pas ci spiega di cosa si tratta, quali sono i sintomi più comuni e come curarla.
Cos’è la sindrome dell’ovaio policistico?
Chiamata anche PCOS, la sindrome dell’ovaio policistico è il più comune disturbo endocrino riproduttivo delle donne in età fertile, si stima interessi fino a una donna su cinque.
Sintomi: come si fa a capire se si ha l’ovaio policistico?
Tale patologia è caratterizzata da sintomi e segni di tipologia e gravità variabili. Spesso la PCOS viene diagnosticata nel corso dell’adolescenza. Le ragazze con questa sindrome richiedono un consulto per sintomi quali:
- irregolarità mestruali;
- irsutismo (ovvero la presenza di peli in zone tipicamente maschili quali il petto, l’addome e il volto);
- acne;
- perdita dei capelli.
La PCOS è inoltre frequentemente associata a disturbi del metabolismo (sovrappeso/obesità, difficoltà nel calo di peso, diabete mellito di tipo 2) e della riproduzione (infertilità, aborto spontaneo).
Ovaio policistico: cause e diagnosi
Il meccanismo patologico alla base di questa sindrome è molto complesso.
Perché il ciclo mestruale sia corretto, è necessaria un’adeguata stimolazione ovarica da parte dell’ipofisi, tramite gli ormoni preposti FSH ed LH. Nella PCOS, si può osservare il verificarsi di un aumento della produzione dell’ormone ipofisario LH e una alterazione delle sue modalità di secrezione, mentre l’FSH risulta frenato. La risultante alterazione del rapporto tra FSH ed LH induce una stimolazione ovarica scorretta, che porta alla iperstimolazione delle cellule della teca ovarica, con conseguente aumento della sintesi degli ormoni androgeni ovarici, e a una mancata maturazione dei follicoli ovarici, con conseguente anovulatorietà. Questo ciclo vizioso è mantenuto anche da altri importanti fattori, quali l’insulino-resistenza, il grasso viscerale e l’aumento della sintesi degli androgeni surrenalici.
La diagnosi viene fatta quando sono presenti almeno due su tre dei seguenti criteri:
- irregolarità mestruali (oligo-amenorrea),
- iperandrogenismo (clinico o diagnosticato sulla base di esami di laboratorio),
- aspetto policistico delle ovaie alla valutazione ecografica.
Quindi, per avere una diagnosi certa, è necessario programmare un prelievo ematico da effettuare nella fase follicolare del ciclo mestruale (ovvero nei primi giorni dall’inizio del ciclo) per valutazione dell’asse ipofisi-ovaie e del quadro metabolico. E’ utile anche un’ecografia ginecologica per valutazione della morfologia ovarica.
Come curare la sindrome dell’ovaio policistico?
Il trattamento di questa sindrome prevede, dove necessario, un intervento sullo stile di vita per indurre un calo di peso, che già di per sé favorisce la sensibilità all’insulina, e migliora la funzione ovarica.
Inoltre, eventualmente può essere previsto un trattamento farmacologico, con integratori a base di inositolo, con insulino sensibilizzanti o con terapia estroprogestinica. Alle terapie mediche si possono associare anche quelle estetiche, quali la depilazione laser delle zone interessate da irsutismo, e dermatologiche per la cura dell’acne.
Prenota una visita endocrinologica
Per valutare questa tipologia di patologie e tutte quelle che riguardano la funzione endocrinologica è necessario effettuare una visita.
La dottoressa Gaiti effettua visite endocrinologiche ed esami diagnostici alla tiroide nelle sedi ambulatoriali di: Scandicci, Firenze Isolotto, Firenze Campo di Marte, Firenze Ponte alle Mosse, Capi-Signa, Pontassieve, Greve in Chianti e nella sede di Pas empolese di Montespertoli.
Per prenotare è necessario chiamare il numero unico 055 71.11.11 oppure online su portale.retepas.com