Bambini e tecnologia: una vacanza meno digital

Da un’indagine, a livello internazionale, condotta dal Centro per la salute del bambino che ha esplorato le abitudini di famiglie e bambini e il loro rapporto con la tecnologia ne deriva che “ i bambini iniziano a maneggiare e utilizzare i dispositivi digitali in età molto precoce, in proporzioni che fino a pochi anni fa erano attribuite a bambini di età ben superiore. Le informazioni raccolte rendono conto di livelli di consapevolezza molto variabili e di attitudini in parte contraddittorie. Colpisce ad esempio che, nonostante molti genitori si dichiarino consapevoli di alcuni rischi per la salute psico-fisica, almeno una parte di essi ammetta di usare le tecnologie per tenere buoni i bambini già a partire dal primo anno di vita e in misura crescente in seguito.”

Del rapporto tra bambini e mondo digitale, in particolare durante il periodo delle vacanze estive, ne ha parlato il dott. Daniele Mugnaini, psicologo e responsabile del servizio di neuropsicologia per il benessere dello studente di Rete Pas.

Bambini e adolescenti, durante le vacanze estive ancor più che nella stagione scolastica – spiega il nostro psicologo-, rischiano di passare molto tempo su smartphone e computer (utilizzando sia giochi interattivi sia social-network come YouTube, Tik tok, Instagram, Facebook…).

Purtroppo molti studi segnalano che tutto ciò è dannoso:

  • per gli occhi,
  • per l’igiene del sonno,
  • perché rappresenta un contrasto alla sedentarietà,
  • perchè potrebbe, in casi più specifici e patologici, a vere e prioprie dipendenze disfunzionali e a alla comparsa di sintomi ansioso-depressivi,
  • per la capacità di relazionarsi vis-a-vis con le persone con prosocialità ed empatia.

Inoltre, l’utilizzo eccessivo di tali tecnologie da parte di bambini e adolescenti, riduce la capacità di mantenere l’attenzione in compiti non “sensazionali”, così come la motivazione a leggere, studiare e impegnarsi in attività faticose (ma soddisfacenti), come la meditazione personale, lo sport, l’apprendimento di uno strumento musicale, la vita sociale.

Bambini e adolescenti più vulnerabili rischiano, dunque, di ritrovarsi in una sorta di ritiro sociale patologico, di bloccare la loro maturazione intellettuale e morale, di incorrere in comportamenti pericolosi o dannosi per sé e per altri, di avviarsi verso vere e proprie dipendenze patologiche (gioco online, pornografia, web surfing, shopping compulsivo), di alimentare pensieri ossessivi relativi alla propria immagine corporea, o di essere influenzati da persone (vedi influencers) o da pubblicità ingannevoli che alimentano false credenze e producono bisogni indotti.”

Cosa possono fare i genitori o gli stessi adolescenti

“Per garantire un corretto utilizzo di tali tecnologie e soprattutto dell’uso che se ne può fare, secondo il dottor Mugnaini, è necessario, diffondere una cultura consapevole (non molto di moda) in cui:

  • essere meno “connesso”, scegliendo di rallentare le nostre attività,
  • dedicare del tempo alla connessione off-line, scegliendo quindi di vivere il qui-ed-ora, di relazionarsi il più possibile con le persone a noi più vicine, provando ad avere una buona gestione delle
  • emozioni scomode senza andare online (se non ce la faccio chiedo aiuto psicologico),
  • cercare la condivisione: stare alla presenza dell’altro (passeggiata, accompagnamento istruttivo, attività di gruppo
  • evitare di stare online:
    • la sera tardi,
    • durante i pasti
    • durante altre attività significative (passeggiata nella natura, meditazione, studio, in compagnia di ospiti, amici e parenti, in momenti potenzialmente favorevoli al dialogo col coniuge o i/il figli/o)
    • utilizzando certi contenuti (volgarità eccessiva, violenza gratuita, modellamento di disvalori, porno,
    • con libero accesso prima di una certa età,
    • per troppo tempo.

Gli adulti – conclude il dottor Mugnaini- devono essere alleati fondamentali: dando il buon esempio, dando le motivazioni, ponendo anche dei limiti, aiutando i figli a trovare attività, inseriti il più possibile nel “mondo reale” (offline).”

Cosa offre Rete Pas

Il Dott. Daniele Mugnaini, che coordina l’intera equipe di psicologi e neuropsichiatri per il benessere dello studente, riceve presso gli ambulatori Rete Pas di Pontassieve e presso il Centro di fisioterapia di Scandicci.

Per prenotare un consulto è necessario chiamare il numero unico 055 71.11.11. 

Bambini e tecnologia: una vacanza meno digital