Pap test, l’esame di screening che può salvare la vita di molte donne
Il Pap Test è un esame che ogni donna dovrebbe sostenere per prevenire e individuare in modo rapido eventuali alterazioni che potrebbero rivelarsi pericolose per la propria salute.
Uno dei tumori più aggressivi tra la popolazione femminile è il tumore al collo dell’utero.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute: “In Italia sono stimati nel 2020 circa 2.400 nuovi casi, pari all’1,3% di tutti i tumori incidenti nelle donne. Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile (4% dei casi) e rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età.” (Fonte: Ministero della salute)
Tale tipo di tumore è principalmente causato dall’infezione di HPV, un virus che genera un’infiammazione tra la porzione intravaginale del collo dell’utero e la porzione più interna, provocando l’insorgenza di lesioni tumorali.
L’importanza della prevenzione: che cos’è il Pap Test
Si tratta di un test di screening che viene svolto anche in donne sane e che non presentano segni di malattia.
Scopo del PAP Test, d’altronde, è proprio quello di individuare in modo precoce eventuali alterazioni che con il trascorrere del tempo potrebbero tramutarsi in qualcosa di pericoloso, come un tumore al collo dell’utero. La prevenzione, anche in questo caso, diventa fondamentale. Esami clinici come il pap test rappresentano lo strumento di prevenzione più efficace per controllare l’insorgere del tumore e prevenirne lo sviluppo.
Chi può sottoporsi al pap test?
A partire da quando si hanno rapporti sessuali fino almeno a 65 anni, tutte le donne dovrebbero fare il Pap Test. Tale consiglio è valido anche per coloro che hanno fatto il vaccino contro l’Hpv e per le donne vergini. Anche se in quest’ultime due circostanze il rischio di avere un tumore della cervice è molto minore, non può essere escluso. È possibile effettuare il prelievo citologico anche se sei in dolce attesa, senza arrecare danni al feto.
Come prepararsi al pap test?
Se hai deciso di fare il Pap Test è bene che sappia come prepararti, onde evitare di compromettere il risultato.
Innanzitutto ricordati di sospendere, almeno nei due giorni precedenti, eventuali trattamenti con ovuli oppure le candelette vaginali.
Evita anche di lavarti in vasca, fare lavande vaginali interne e non utilizzare creme, schiume o gel.
Non avere, inoltre, rapporti sessuali nell’arco delle ultime 24 ore. Ti ricordo che non è possibile effettuare il prelievo quando si hanno le mestruazioni. Per questo motivo sarebbe opportuno fissare l’esame almeno tre giorni dopo la fine del ciclo e una settimana prima rispetto a quando dovrebbe iniziare quello successivo.
A che cosa serve il prelievo citologico
Serve a scovare eventuali cambiamenti e anomalie delle cellule all’interno del collo dell’utero.
In questo modo è possibile individuare precocemente i soggetti potenzialmente a rischio di sviluppare un tumore al collo dell’utero. Un esame particolarmente importante, che contribuisce a ridurre il rischio di diagnosi di un tumore quando è già in uno stato avanzato. Ma non solo, se svolto in tempo, permette di trattare nello stadio iniziale le eventuali lesioni precancerose, prima che la situazione degeneri. Il prelievo citologico può aiutare anche a rilevare possibili infezioni batteriche, virali o micotiche.
Il prelievo citologico può risultare doloroso o pericoloso?
Il prelievo citologico è rapido, indolore e soprattutto non pericoloso. A seconda della propria sensibilità e della delicatezza di chi esegue il test, può però risultare fastidioso. Ti consigliamo pertanto di cercare di fare dei respiri profondi e lenti in modo tale che ti aiutino ad essere più rilassata e ridurre l’eventuale senso di disagio. Una volta terminato non dovresti avvertire alcun fastidio.
Nei giorni seguenti potresti però notare la comparsa di alcune macchioline di sangue. In quest’ultimo caso non spaventarti e in caso di dubbio puoi rivolgerti al tuo medico di fiducia.
Quanto dura mediamente un pap test?
Il prelievo citologico dura pochi secondi e può essere svolto dal ginecologo o dall’ostetrica.
Per effettuare l’esame viene introdotto lo speculum nella vagina, in modo tale che la cervice uterina risulti visibile. A questo punto viene fatta passare e ruotare in modo delicato sul collo dell’utero la spatola di Ayre. Per finire viene introdotto un tampone oppure uno spazzolino nel primo tratto del canale cervicale. In seguito il campione ottenuto viene strisciato sopra un vetrino che risulta fissato con una sostanza ad hoc.
In un secondo momento viene colorato e diventa oggetto di valutazione dello specialista citologo.
Quali infezioni è in grado di rilevare il pap test?
Permette di rilevare eventuali carcinomi cervicali, sia in stato avanzato che ad uno stadio iniziale. Ma non solo, aiuta a scovare eventuali anomalie di tipo infiammatorio come ad esempio infezioni dovute a:
- funghi, quali ad esempio candida albicans;
- batteri, come esempio Gardnerella vaginalis;
- virus e protozoi, come Herpes o Trichomonas.
Quando eseguire il pap test?
In base alle linee guida europee inerenti la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, le donne con un’età compresa tra i 25 e i 65 anni dovrebbero sottoporsi al Pap test ogni tre anni. La maggior parte degli Stati europei, compresi l’Italia, offrono dei programmi di screening organizzati. Inviano apposita comunicazione, attraverso cui invitano le donne a fissare un appuntamento presso uno degli ambulatori preposti. Ovviamente è possibile effettuare il prelievo citologico anche al di fuori dei programmi di screening. Questo può rivelarsi utile nel caso in cui si voglia ottenere una diagnosi dopo aver notato dei sanguinamenti anomali o in presenza di stati infiammatori.
Anche se non ti sei mai sottoposta ad un prelievo citologico, non ti preoccupare. Non è mai troppo tardi per fare un esame di screening. Anzi, il consiglio è di non perdere ulteriormente tempo, anche perché si tratta di un test che può davvero salvare tante vite.
Cosa fare se il pap test risulta positivo?
La speranza di chi esegue il pap test è di ottenere un risultato negativo. In quest’ultimo caso, infatti, vuol dire che non vi è alcun tipo di anomalia. Ma cosa significa se il pap test risulta positivo? Innanzitutto ti invitiamo a non fasciarti la testa prima del dovuto.
Potrebbero essere, infatti, delle lesioni innocue e non è detto che rischi di dover fare i conti con un tumore. Per capire l’origine dell’esito positivo dovrai comunque sottoporti a degli esami di approfondimento, volti ad accertare se tale rischio sia o meno fondato.
In particolare si invita la donna interessata ad effettuare una colposcopia, grazie alla quale il ginecologo potrà confermare la presenza o meno di lesioni ed eseguire la biopsia. In pratica effettua un piccolo prelievo di tessuto dal collo dell’utero che viene sottoposto ad un esame istologico che permette di conoscere le effettive caratteristiche delle lesioni sospette.
È possibile riprendere subito la vita normale dopo il Test o devo prestare attenzione a particolari accorgimenti?
Salvo diverse indicazioni da parte del personale che effettua l’esame, non è necessario un periodo di osservazione una volta terminato il pap test. È possibile quindi tornare subito a casa e attendere l’esito che verrà comunicato qualche giorno dopo. Allo stesso modo potrai riprendere subito la tua vita normale, senza dover prestare attenzione a degli accorgimenti in particolare.
La prevenzione, anche in questo caso, diventa fondamentale. Esami clinici come il pap test rappresentano lo strumento di prevenzione più efficace per controllare l’insorgere del tumore e prevenirne lo sviluppo.
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Nelle sedi ambulatoriali Rete Pas di Scandicci, Pontassieve, Greve in Chianti, Firenze Isolotto, Firenze Le Piagge, Firenze Ponte alle Mosse e Campi-Signa San Donnino è possibile effettuare il pap test e visite ginecologiche con medici specializzati e a tariffe più basse per i soci aderenti al circuito Pas (è possibile diventare soci facendo la tessera direttamente allo sportello degli ambulatori)
Per prenotare è necessario chiamare il numero unico 055 71.11.11 oppure online su portale.retepas.com