Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sofferto di mal di schiena, tanto da essere considerato il più comune dei dolori muscolo-scheletrici. Tuttavia questo problema non è da sottovalutare soprattutto nei casi in cui può diventare cronico.
Per fare un pò di chiarezza e cercare di risolvere il problema, abbiamo chiesto qualche informazione in più ai medici fisiatri presso gli ambulatori Rete Pas.
Cos’è il mal di schiena?
R: “ Il mal di schiena, che molto spesso si identifica con la lombalgia, è un disturbo molto comune e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è la prima causa di disabilità al mondo.
Fortunatamente, però, ci sono molti modi per curarlo ed evitare che si presenti di nuovo, risulta quindi fondamentale rivolgersi allo specialista più idoneo ed esperto.
Può presentarsi a qualsiasi età, ma più frequentemente dopo i 60 anni, con una sintomatologia che può variare dal tipico dolore “a fascia” nella parte bassa della schiena fino al coinvolgimento dei glutei e/o di uno o entrambi gli arti inferiori (per esempio la tipica sciatalgia), associato o meno ad altri sintomi di impegno radicolare (per es. formicolio, alterazione della sensibilità) o sistemici, con conseguente limitazione funzionale e ridotta mobilità”.
Quali sono le cause più frequenti?
R: “Le cause possono essere molteplici, tra le più conosciute vi sono :
- l’osteoartrosi/artrite e altre malattie di interesse reumatologico;
- la presenza di un’ernia del disco;
- un trauma-caduta con possibile frattura di una vertebra che in altri casi può verificarsi anche spontaneamente, in assenza di un evento traumatico, in caso di fragilità ossea.
- il restringimento (stenosi) del canale vertebrale legato ad un quadro di artrosi o ad una conformazione specifica degli elementi che compongono la colonna vertebrale
- cause infettive/infiammatorie (per esempio spondilodiscite)
- altre cause anche che non hanno origine dalle strutture muscolo scheletriche della colonna vertebrale ma da altri organi e apparati
in assenza di uno di questi quadri può essere anche legata ad abitudini lavorative o di vita scorrette (per esempio posture), all’aumento di peso, più in generale alla ridotta mobilità ed attività fisica.”
Come diagnosticare il mal di schiena?
R: “La diagnosi è sempre di competenza medica e lo specialista più indicato è il fisiatra che, dopo un’accurata anamnesi e visita potrà già porre una ipotesi diagnostica e, a seconda dell’orientamento, potrà indicare l’esecuzione di alcuni esami come la radiografia, la risonanza magnetica ed eventuali altri esami.”
Come curare il mal di schiena?
R: “Sulla base di quanto accertato, il fisiatra potrà avvalersi di farmaci (antinfiammatori e/o antidolorifici) in una prima fase più acuta per trattare il dolore e l’infiammazione, per poi dare indicazione, a seconda del quadro, oppure ad un percorso riabilitativo con il fisioterapista. Tutto questo con l’obiettivo non solo di trattare e risolvere il problema acuto ma anche di prevenire eventuali altri episodi, riducendo così la probabilità che la condizione diventi cronica o ricorrente.
Non esclude inoltre il coinvolgimento di altri specialisti qualora il quadro sia di pertinenza neurochirurgica o determinato da altre condizioni di altri apparati (per es. gastrointestinale, vascolare, pelvico, urinario etc..)”.
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