Come riconoscere le lesioni muscolari

Quando chiediamo a un nostro muscolo un’azione che non è in grado di affrontare possiamo andare incontro ad una lesione muscolare.
È importante riconoscere precocemente e fare diagnosi di lesione muscolare: in questo caso l’esame per eccellenza è l’ecografia (da effettuare dopo 48-72h). Tramite questa, in base all’estensione del danno, è possibile classificarla in: lieve, moderata o severa.
Le lesioni muscolari possono essere identificate come contrattura, stiramento o strappo:

  • Una contrattura è una rigidità muscolare che può comparire lentamente durante l’attività o nelle ore successive allo sforzo; il dolore è diffuso, mal localizzabile e non ci sono lesioni muscolari visibili. Solitamente si risolve tra i 5 e i 15 giorni.
  • Uno stiramento è sempre conseguenza di un episodio doloroso acuto, insorto durante un’attività, il più delle volte ben localizzato e per il quale si è costretti ad interrompere l’attività ma non si manifesta un’impotenza funzionale immediata. Sono presenti lesioni muscolari solo a livello microscopico; la prognosi è di 15-20 giorni.
  • Lo strappo è una lacerazione di un numero variabile di fibre muscolari; si manifesta con dolore acuto, violento che compare durante l’attività, che spesso viene descritto come una “fucilata” o “un morso di cane”. È sempre accompagnato da uno stravaso più o meno evidente, a seconda dell’entità e della localizzazione. La distinzione in gradi (I, II, III grado) è in base alla quantità di tessuto muscolare lacerato. I tempi di recupero per una lesione di III grado sono anche più di 2 mesi.

I tempi di recupero indicati non sono regole fisse, ma dipendono dalla condizione fisica, psicologica e sociale del paziente e dall’intervento successivo al trauma.
Una volta rispettato il tempo iniziale della fase acuta è molto importante fare fisioterapia per non incorrere in complicanze e/o recidive.
Per evitare una recidiva è importante impostare un piano di trattamento fisioterapico volto al recupero del trofismo ottimale, ad aumentare la tolleranza allo sforzo e alle tensioni del tendine.
Il trattamento dei tessuti molli con FANS spesso è sconsigliato in quanto sembra ritardare la guarigione e di conseguenza aumentare il rischio di recidive nelle lesioni muscolari.
Affidarsi ad un fisioterapista è utile per impostare un piano di trattamento con esercizi specifici per “indirizzare” la distribuzione delle fibre cicatriziali di riparazione in quanto una cicatrice fibrotica altera la meccanica muscolare riducendo la capacità contrattile del muscolo, e quindi, la capacità di sviluppare forza rispetto al tessuto muscolare sano.
Con la fisioterapia si avrà una riparazione più “solida e funzionale” della struttura neoformata.
Nelle nostre sedi Pas di Scandicci, di Firenze Isolotto e Firenze Le Piagge è presente un equipe di fisioterapisti qualificati anche nei piani di trattamento volti al recupero delle lesioni muscolari.
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Come riconoscere le lesioni muscolari