Come ogni anno, con i primi caldi si scatena la temuta allergia primaverile. Secondo le stime nazionali della FederAsma e Allergia le percentuali di soggetti che soffrono di disturbi legate alle allergie stagionali sono più del 20% pari circa a 10 milioni di persone.
Naso chiuso o che cola, starnuti, congiuntivite o bruciore agli occhi e talvolta anche eruzioni cutanee. I vari tipi di allergie primaverili possono causare forme di rinocongiuntivite e asma da pollinosi. Sintomi respiratori che, puntualmente, con l’arrivo della primavera, accomunano diversi soggetti, ma che quest’anno possono creare un po’ di più di apprensione dovuta all’emergenza sanitaria in atto.
Sostanzialmente i sintomi che potrebbero essere simili al coronavirus sono la tosse e la rinite. La differenza sostanziale è che la rinite allergica si presenta con una secrezione liquida e trasparente mentre il covid-19 ha caratteristiche diverse.
In sostanza chi soffre di allergia stagionale non ha più probabilità di contrarre il virus ma dal momento in cui i sistemi immunitari sono “impegnati” si deve avere un occhio di riguardo verso qualsiasi tipo di infezione e prestare più attenzione al distanziamento sociale e all’uso della mascherina. Quest’ultima gioca un ruolo più importante perchè protegge dal carico pollinico che è di dimensioni più grandi rispetto ad un virus.
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