Individuato un unico biomarcatore di rischio per Alzheimer e diabete

Si tratta di un enzima, l’autotaxina, prodotto dal tessuto adiposo beige. Le elevate concentrazioni permetterebbero di prevedere la comparsa delle alterazioni tipiche dell’Alzheimer, ma anche del diabetedi tipo 2.

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La scoperta, da parte di un gruppo di ricercatori americani dell’Università dello Iowa e in pubblicazione su Journal of Alzheimer Disease, indicherebbe quindi collegamento a livello epidemiologico, tra demenza e diabete e offrirebbe la possibilità di una diagnosi precoce, sia pure attraverso una metodica invasiva come la puntura lombare.

Secondo i ricercatori, un aumento di concentrazione dell’autotaxina pari ad appena un punto comporta un aumento del 350-500% del rischio di sviluppare una compromissione della memoria e un aumento del 300% del rischio di sviluppare diabete.

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